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Les routes de l’insomnie. Polisemia del viaggio nella poetica di Léopold Sédar Senghor, dal «Royaume d’Enfance» alla «Civilisation de l’Universel» ; The roads of Insomnia. The polysemy of journey in the poetry of Léopold Sédar Senghor, from the 'Kingdom of Childhood' to the 'Civilization of the Universal'

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  • معلومة اضافية
    • Contributors:
      Lo Giudice, Anna Maria
    • بيانات النشر:
      Università degli studi della Tuscia - Viterbo
    • الموضوع:
      2015
    • Collection:
      Università degli studi della Tuscia: Unitus DSpace
    • نبذة مختصرة :
      Dottorato di ricerca in Storia e cultura del viaggio e dell'odeporica nell'età moderna ; Senghor fu tra i primi ad esprimere poeticamente, in una lingua europea, il vissuto africano, elaborando una sintesi di ispirazione e mezzi d’espressione che rendono giustizia ad entrambi. Egli ha utilizzato la poesia come luogo speciale per la co-abitazione di lingue e culture diverse, nonché come strumento atto a tracciare una geografia dell’ambivalenza. Da utilizzatore di un codice ibrido, egli ha cercato di orchestrare un nuovo, personale linguaggio, negoziando il suo ideale - ma anche reale - luogo di proferazione come un luogo fra., in eterno e delicato equilibrio. I temi del movimento, del cambiamento, del viaggio, pervadono la poesia di Senghor, infondendone un’inesauribile energia dinamica. Una rilettura, da questo punto di vista, mette in evidenza un andirivieni continuo tra Africa e resto del mondo. Inoltre, un soggetto fondamentale della sua poetica, è il sentimento di emozione, da intendere come é-motion, ovvero un movimento da un centro - di norma, sé stesso - verso un altrove, altro da sé. L’immaginazione di Senghor corre incessantemente sulle strade («On m’appelle l’Itinérant», scrive in una poesia). La sua poesia è letteralmente invasa da un bisogno mentale di respingere i limiti dello spazio e del tempo, in un continuum fluido, contraddistinto da andirivieni tra passato, presente e futuro, senza tralasciare un guizzo nell’aldilà, tra rinascita ed eternità: «Je confonds toujours l’enfance et l’Eden/ Comme je mêle la Mort et la Vie - Un pont de douceur les relie». Per Senghor, la Poesia ha strade proprie e condizioni speciali, che stimolano la nominazione e la proferazione, entrambe in grado di produrre qualcosa di fondamentale; la Poesia, come il viaggio, ha bisogno di spazio, tempo e memoria, esigenti la narrazione. Come conseguenza, viaggio e scrittura pervengono a coesistere in una simultanea tensione creativa, fondendosi l’uno nell’altro. ; Senghor was among the first to give poetic expression to African ...
    • Relation:
      Tesi di dottorato di ricerca. 27. ciclo; http://hdl.handle.net/2067/2940
    • Rights:
      open
    • الرقم المعرف:
      edsbas.C542EA13