The role of Neurofilament Light Chain as a serum biomarker in chemotherapy-induced peripheral neurotoxicity rat models

La neurotossicità periferica indotta da chemioterapici (CIPN) è una tra le complicanze neurologiche più frequenti della terapia antitumorale ed è caratterizzata prevalentemente da una neuropatia di tipo sensitivo e lunghezza dipendente. Al giorno d'oggi il monitoraggio, l'insorgenza e la progressione di CIPN nei pazienti trattati rappresenta un'esigenza clinica. Non sono disponibili biomarker sierologici. I Neurofilamenti a catena leggera (NfL) sono espressi specificamente negli assoni e vengono rilasciati nel fluido interstiziale e nel sangue in seguito al danno assonale. La concentrazione di NfL nel sangue è risultata utile nella valutazione diagnostica di diversi disturbi neurologici del sistema nervoso centrale. Un recente studio ha indicato NfL come marker di danno assonale in pazienti con Charcot Marie Tooth. In questi pazienti è stato rilevato un aumento della concentrazione di NfL nel siero. Lo scopo di questo progetto è stato studiare il danno assonale e valutare il possibile ruolo dei NfL come biomarker di danno assonale per l'insorgenza e la progressione della CIPN in modelli preclinici. Cisplatino (CDDP), paclitaxel (PTX) e vincristina (VCR) esercitano la loro attività tossica traghettando diverse strutture del sistema nervoso periferico: l'assone e il corpo cellulare del neurone. Al fine di perseguire l'obiettivo, sono stati eseguiti due protocolli diversi. Nel primo studio, ratti femmine Wistar sono state divise in CTRL (non trattati), trattati con CDDP (2 mg / kg i.p 2qwx4 ws) e con PTX (10 mg / kg i.v q7dx4 ws). Alla fine del trattamento, il danno assonale è risultato evidente nel gruppo trattato con PTX: in particolare, l'analisi morfometrica e morfologica ha indicato una degenerazione assonale e una perdita di fibre. Il danno al nervo caudale è progredito dal livello distale a quello prossimale confermando la fisiopatologia della CIPN. Queste osservazioni sono state confermate dall'analisi neurofisiologica (velocità di conduzione nervosa e ampiezza). Inoltre, nei nervi caudali, ...